La Vitamina C è un potente antiossidante e previene l’invecchiamento e l’azione dei radicali liberi. Ripara i tessuti e stimola la guarigione delle ferite e, soprattutto in inverno, serve per rafforzare il sistema immunitario contro i malanni di stagione.
La dose di vitamina C
La dose giornaliera di Vitamina C per le donne è di 75 mg (per le donne in gravidanza il quantitativo aumenta) mentre per gli uomini è di 90 mg.
Non viene autoprodotta dal’organismo e quindi è importante assumere giornalmente diversi alimenti che ne sono ricchi. La Vitamina C è presente soprattutto in frutta e verdura e deve essere assunta da tutti, specie da coloro che avvertano di esserne carenti.
Per accorgersi di questo, ci sono diversi campanelli d’allarme: ammalarsi frequentemente, sanguinamento delle gengive, dolori muscolari, fragilità dei capillari, emorragie sottocutanee e così via. Così, come devono assumerne grandi quantità coloro che fumano o coloro che si trovano in una situazione di forte stress.
Allo stesso modo, non è consigliabile abusare di Vitamina C, in quanto, assumendo troppi alimenti ricchi di questa (o integratori) si possono manifestare dei problemi ai reni (calcoli renali, ad esempio) oppure altri sintomi come mal di testa, bruciori di stomaco, vomito, diarrea, gastrite e crampi addominali ma anche debolezza, vertigini e vampate improvvise di calore.
Le migliori fonti in natura di Vitamina C sono:
- arance e limoni (50 mg)
- fragole (54 mg)
- uva (340 mg)
- kiwi (85 mg)
- ribes nero (200 mg)
- spinaci (54 mg)
- peperoni (151 mg)
- cavoli di Bruxelles (81 mg)
- cime di rapa (110 mg)
- rucola (110 mg)
- cavolfiore (59 mg)
La Vitamina C ha diversi “nemici” come la luce, l’acqua e il fumo e quindi è consigliabile mettere sotto vuoto e conservare al buio gli alimenti prima di consumarli e, solo dopo, centrifugarli o frullarli. Le verdure, invece, devono essere conservate al massimo 4 giorni e consumate crude o poco cotte.
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