In estate si cercano sempre diverse soluzioni per fronteggiare il grande caldo e una di quelle sempre più usate (e di facile messa in pratica) è munirsi di un ventilatore. Ci sono dei modi per usare bene il ventilatore senza che faccia male, a partire da dove è meglio che venga posizionato.

Ventilatore, non puntarlo direttamente

Un ventilatore a piantana si può o posizionarlo verso se stessi (ad una distanza di almeno un metro) oppure sistemarlo fra la finestra e la porta attivando la rotazione così che l’aria si diffonda nella stanza. Sebbene l’impulso di molti, per contrastare il caldo, sia quello di mettersi a diretto contatto con il getto d’aria del ventilatore, questo è sbagliato, soprattutto se si è sudati quindi è molto importante evitare di farlo.

Occorre ricordare che, anche se il ventilatore è un ottimo alleato contro il caldo estivo e si dimostra essere più economico rispetto a condizionatori e climatizzatori, bisogna evitare il suo utilizzo di notte, soprattutto se sono direzionati verso se stessi. Questi infatti, anche se fanno abbassare la temperatura nella stanza, fanno aumentare la sudorazione e quindi il rischio di disidratazione se non si consuma abbastanza acqua.

In pratica, al risveglio ci si ritroverebbe con occhi e bocca secca, mal di gola, dolori muscolari, torcicollo e crampi. Quindi, se anche si vuole utilizzare il ventilatore di notte, è meglio posizionarlo a distanza con l’opzione di rotazione e impostare, se c’è, lo spegnimento automatico così che non rimanga acceso per tutto il tempo in cui si dorme.

L’aumento di sudorazione per una persona sana e adulta può anche non rappresentare tanto un problema ma per una persona anziana sì, quindi è sconsigliato l’utilizzo di questo elettrodomestico. Fra l’altro, se il ventilatore non è dotato di filtri di tipo HEPA, il suo azionamento solleverà agenti inquinanti, allergeni, pollini, potenzialmente dannosi per la salute e rischiosi per le vie respiratorie di questi soggetti.