Lo strappo muscolare è una lesione che comporta la rottura delle fibre che costituiscono il muscolo. Di solito interessa la schiena o la fascia lombare, la coscia a vario livello (flessori, adduttori, quadricipite e bicipite femorale) oppure le gambe (polpaccio e tricipite surale).

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Come avviene lo strappo muscolare

Avviene per via di un’eccessiva sollecitazione della muscolatura in seguito a una brusca contrazione, un movimento scorretto o uno scatto improvviso che porta il muscolo oltre il limite fisiologico di tensione.

Per questo, dato che lo strappo muscolare si verifica soprattutto quando si svolge attività fisica “a freddo” e senza riscaldamento oppure perché si fa qualche movimento sbagliato, è consigliabile seguire questi accorgimenti.

Fare riscaldamento prima di iniziare l’attività sportiva e, una volta terminata, fare esercizi di stretching. Svolgere sforzi e movimento solo se ci si sente nelle condizioni opportune per farlo.

Non eseguire esercizi quando si avvertono dolori anche lievi perché si potrebbe andare ad aggravare la situazione (evidentemente ci si trova già dinanzi ad uno strappo muscolare di primo grado).

Infine, mantenere una buona temperatura corporea perché altrimenti potrebbe verificarsi un irrigidimento dei muscoli.

A proposito di intensità dello strappo muscolare, esistono:

lo strappo muscolare di primo grado che è quello più lieve perché riguarda poche fibre e anche il dolore è lieve e si avverte solo quando si contrae o allunga il muscolo;
lo strappo muscolare di secondo grado che invece coinvolge diversi fasci muscolari. Anche il dolore è più acuto e si avverte quando il muscolo si contrae. Si manifesta anche gonfiore e difficoltà nello svolgere semplici movimenti;
lo strappo muscolare di terzo grado che coinvolge l’intero muscolo ed è un dolore molto più forte dato che c’è un vero e proprio avvallamento nel punto di rottura. Inoltre il dolore si avverte anche stando a riposo così come sono visibili edema, gonfiore e ematomi per via della rottura dei vasi capillari.