La colite è conosciuta anche con il nome di sindrome del colon irritabile ed è l’insieme dei disturbi che riguardano il colon.

Tabella dei contenuti

I sintomi di chi ne soffre sono:

dolore e crampi addominali
costipazione
diarrea
sensazione di gonfiore allo stomaco
muco nelle feci
meteorismo
feci dure o secche
febbre
perdita di peso

È una condizione cronica che può protrarsi anche per più anni così come il trattamento per guarirne. Colpisce circa il 15% della popolazione dei Paesi sviluppati e ne soffrono soprattutto le donne.

Probabili fattori di rischio sono:

età inferiore ai 45 anni
sesso (ne soffrono più le donne, come anticipato)
storia familiare di colite
problemi psicologici (ansia, depressione, disturbi della personalità)

Le cause sono ancora oggetto di studi ma quella più accreditata sottolinea che ci sia un problema di comunicazione fra encefalo e intestino.

È certo che possono influire sull’insorgere della colite e nel peggioramento della sintomatologia:

una dieta squilibrata e con abuso di alimenti infiammanti (con preferenza nell’assumere cioccolata, caffè, tè, spezie, cibi grassi, piselli, frutta, cavolfiore, cavolo, broccoli, latte, alcol, zucchero)
lo stress, durante i periodi più frenetici, molte persone lamentano infatti disturbi peggiori di colite
degli squilibri e alterazioni ormonali (ad esempio durante il ciclo mestruale)
la presenza di malattie infettive del tratto gastrointestinale

Una colite sottovalutata o non curata, può sfociare in conseguenze più gravi, quindi, quando si avvertono dei sintomi sospetti, è bene recarsi dal medico per sottoporsi a tutti gli esami necessari per ricercare la cura migliore (anche se purtroppo non si tratta di una cura ma di un trattamento per migliorare la qualità della vita del paziente).

Di solito si tratta di una terapia antistress con associato esercizio fisico e una buona qualità del riposo notturno, il tutto assieme ad una dieta che porti ad eliminare il consumo dei cibi che stimolano la comparsa della cistite.

Nei casi più gravi, sarà invece necessaria una terapia farmacologia da definirsi con il proprio medico.