Il digiuno intermittente consiste nell’alternare le ore nelle quali si può mangiare e quelle in cui praticare il digiuno.

Molte persone lo praticano per perdere peso, migliorare la propria salute e avere effetti positivi in tutto l’organismo. Ricordiamo che si devono evitare diete fai da te senza sentire prima un medico o un nutrizionista.

Infatti, secondo degli studi, il digiuno porta ad una rigenerazione corporea e all’eliminazione delle tossine e delle cellule danneggiate per fare spazio a nuove cellule sane.

Ma il digiuno intermittente sembra avere impatto positivo anche su patologie gravi come artrite, fibromialgia, gotta e cistiti ricorrenti.

Ci sono diversi schemi che si possono seguire:

16/8 (anche chiamato protocollo Leangains), si mangia nell’arco di 8 ore della giornata, ad esempio dalle 13 alle 21 mentre il digiuno è di 16 ore
Eat-Stop-Eat, il digiuno è di 24 ore, una o due volte a settimana, ad esempio dalla cena del giorno prima a quella del giorno dopo
5:2, si consumano solo 500-600 calorie in due giorni non consecutivi della settimana. Gli altri 5 giorni si mangia normalmente

Un risultato del digiuno intermittente che si riscontra è la immediata perdita di peso.

Un altro effetto del digiuno intermittente è la riduzione dell’insulina resistenza (si abbassa il livello di zucchero nel sangue del 3-6% e i livelli di insulina a digiuno del 20-31%, il che dovrebbe proteggere dal diabete di tipo 2).

Il digiuno intermittente può ridurre il colesterolo LDL “cattivo”, i trigliceridi nel sangue, i marker infiammatori, la glicemia e la resistenza all’insulina (tutti fattori di rischio per le malattie cardiache).

Gli effetti positivi di questa pratica sono molteplici e ci sono continui studi che tendono ad evidenziarli: per questo la pratica del digiuno intermittente è consigliata a tutti.

Ma è meglio che non lo svolgano bambini, pazienti debilitati o anziani.

Il consiglio è comunque quello di consultare il medico prima di iniziare il digiuno intermittente.