La cistite indica la presenza di un’infiammazione della vescica e come disturbo porta ad una sensazione di dover continuamente urinare.

Tabella dei contenuti

Campanelli d’allarme della cistite sono:

disagio continuo (dovuto alla sensazione di dover urinare di frequente)
dolore durante la minzione (bruciore o pizzicore)
colore dell’urina insolito, molto più scuro del solito color paglierino accompagnato da un odore sgradevole
presenza di sangue nell’urina
dolore addominale
mal di schiena
febbre
senso di debolezza

Si tratta di un’infezione batterica che può essere infettiva, dovuta a diverse cause come:

uno svuotamento incompleto della vescica
uso del diaframma
pressione sulla vescica dovuta alla gravidanza
asciugarsi in modo sbagliato dopo esser stati in bagno

Per quanto riguarda invece la cistite non infettiva, la cause sono da rinvenirsi in:

squilibri ormonali e alterazioni ormonali (come la menopausa)
fumo
disidratazione
detergenti contenenti sostanze chimiche o profumi
diabete

È meglio consultare subito il medico quando ci si rende conto di essere eventualmente dinnanzi ad un caso di cistite.

Il dottore prescriverà degli antibiotici che potranno risolvere la situazione.

Il consiglio è anche quello di prevenire la comparsa della cistite soprattutto rimanendo idratati.

Per rendersi conto di ciò, è bene valutare il colore della propria urina: se è di color paglierino, si è idratati a sufficienza.

Se invece l’urina è di colore scuro, bisogna ricordarsi di bere di più (quasi due litri di acqua al giorno) ma è meglio evitare bevande che hanno un effetto irritante sulla vescica (caffeina, bevande gassate e alcoliche).

Inoltre, è consigliabile lavare le parti intime con acqua tiepida e con prodotti che rispettino il ph della pelle e asciugarsi nel modo corretto.

Infine, per le donne, cambiare frequentemente gli assorbenti, sia quelli esterni che quelli interni.

Anche i rapporti sessuali possono influire sulla comparsa della cistite: meglio svuotare completamente la vescica dopo un rapporto sessuale o evitare di averne uno fino a che non passa il disturbo.