I cerotti antidolorifici sono dei cerotti medicati che si applicano direttamente sulla pelle, pulita e integra, per trattare o risolvere dei disturbi infiammatori. Rilasciano il principio attivo che passa attraverso la pelle per un periodo di tempo variabile. In questo periodo in cui si fa smart working spesso si soffre di mal di schiena per le posizioni innaturali che spesso adottiamo.

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Quando utilizzare i cerotti antidolorifici

Sono composti, di solito, da una matrice acrilica all’interno della quale c’è il principio attivo; questa è protetta da due lembi di carta siliconata e si trova su un supporto “tessuto non tessuto”.

Vengono utilizzati nel trattamento locale di stati dolorosi di natura infiammatoria ma anche reumatica e traumatica dell’apparato muscolo scheletrico.

Possono essere utilizzati da tutti ma dovrebbero evitarli coloro che soffrono di ulcera peptica, i bambini e gli adolescenti con meno di 16 anni.

Anche donne in gravidanza o che allattano devono evitarli.

I cerotti antidolorifici possono essere usati su parti del corpo anche piccole come polso e dita delle mani, piedi, braccia, cervicale, spalla, zona lombare, gambe e per alleviare, assieme alla fisioterapia:

dolori muscolari;
spasmi muscolari (caratterizzati da contrazioni dolorose e temporanee del muscolo);
torcicollo (dovuto a contrazioni muscolari involontarie);
lombalgia ovvero il comune dolore che sia avverte alla parte bassa della schiena;
tendiniti e borsiti (infiammazioni dei tendini);
distorsioni ovvero uno stiramento dei legamenti, dei tessuti che collegano le ossa alle articolazioni (ad esempio una distorsione della caviglia);
artrosi ovvero l’usura della cartilagine che copre le estremità delle ossa alle articolazioni;
dolori articolari (fastidi alle articolazioni del ginocchio, gomito o spalla).

Uno dei vantaggi principali di questi cerotti è che il suo utilizzo bypassa il sistema digestivo e il primo passaggio epatico.

Infatti, quando si assume un medicinale, di solito viene parzialmente distrutto dall’acidità dello stomaco e quindi assorbito più o meno nell’intestino e quindi il principio assunto varia da persona a persona.

Per un cerotto, invece, il principio attivo assunto è lo stesso per tutti proprio perché passa attraverso la pelle.