La psoriasi è una malattia della pelle piuttosto fastidiosa per chi ne soffre. Le cause sono ancora parzialmente ignote ed essendo un disturbo che tende alla cronicizzazione è difficile arrivare a una cura definitiva.

Compare, in alcune persone, fin dall’età infantile, ma non di rado si caratterizza per essere “latente”, in quanto solitamente è presente una familiarità genetica.

Questo non vuol dire che tutti i soggetti che hanno tale predisposizione manifestano la psoriasi, quanto piuttosto che l’hanno, appunto, nel loro bagaglio genetico e che in presenza di alcune condizioni favorevoli può avere luogo la sintomatologia vera e propria.

In questo articolo ci concentriamo prima di tutto su cos’è la psoriasi per poi passare ad analizzare quali sono i sintomi. La diagnosi è di per sé piuttosto semplice per un dermatologo, il medico di riferimento per tali problematiche, e può richiedere al massimo una biopsia per accertamenti più approfonditi.

Questo disturbo ha dei tratti in comune con altre malattie della pelle, motivo per cui è bene conoscere in che cosa si differenzia in maniera da non confonderlo e trattarlo nel modo appropriato.

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Psoriasi: di cosa parliamo e quali sono i sintomi

La psoriasi è una patologia cutanea di tipo infiammatorio. Si caratterizza per la crescita anomala nello strato superficiale della pelle, l’epidermide, con la comparsa di componenti squamose a placche spesso arrossate.

Queste possono scomparire sia in maniera spontanea sia in seguito all’adozione di cure mirate approntate da un dermatologo. Sono invece da evitare i trattamenti fai da te in quanto il rischio di portare a un peggioramento della situazione è alto.

La psoriasi si manifesta a varie età, in alcuni casi già dall’infanzia. Nei pazienti in cui sopraggiunge precocemente tende ad avere una sintomatologia piuttosto grave.

L’ereditarietà è un fattore strettamente correlato alla sua comparsa e interessa mediamente il 40% dei casi, percentuale che aumenta in maniera esponenziale quando la parentela è di primo grado.

Il sintomo principale della psoriasi è rappresentato, come abbiamo accennato poc’anzi, dalla comparsa di placche dal colore rosso acceso soggette alla desquamazione. Il colore dello strato squamoso è invece tra il grigio e l’argento.

L’altro fattore che contraddistingue la psoriasi è il prurito, spesso intenso e molto fastidioso.

Si tratta della condizione più difficile da gestire dal momento che risulta per la persona piuttosto ardua da controllare: molti pazienti tendono a reagire grattandosi, per cercare un sollievo che però non arriva e porta a delle lesioni, con un conseguente aggravamento della condizione patologica.

Sono diversi i rimedi per il prurito che si possono adottare e tra i più efficaci ci sono i bagni in acqua di mare e i trattamenti in acque termali, da valutare sempre insieme al medico perché la psoriasi si manifesta in diverse forme e ognuna richiede accortezze ad hoc.

Dove si manifesta la psoriasi e l’impatto a livello psicologico

La psoriasi può presentarsi in qualsiasi parte del corpo. Detto ciò, ci sono delle zone statisticamente più colpite, ovvero cuoio capelluto, ginocchia, gomiti, area periombelicale e attorno all’osso sacro, unghie e mani, persino il viso.

Essendo la sua comparsa spesso in punti visibili, è non di rado fonte di imbarazzo, motivo per cui nella gestione è da considerare anche l’aspetto psicologico. A essere sotto scacco è la percezione di sé e l’autostima, con il rischio di ricadute a livello personale.

Inoltre, la causa più incidente nella psoriasi è lo stress, il fattore scatenante nella maggior parte dei casi unito alla familiarità. Qualcosa da tenere a bada nel tempo, in maniera tale da contenere la cronicizzazione della malattia e limitarne l’aggressività.

La psoriasi è quindi un disturbo dove mente e corpo vanno di pari passo. Un aspetto da tenere conto nel tempo e di cui rendere consapevole il paziente, in maniera tale da permettergli di affrontare la condizione della pelle senza sensi di colpa e con consapevolezza.

Psoriasi, dermatiti, eczema: facciamo chiarezza

Una tendenza piuttosto diffusa è quella che porta a confondere eczemi e dermatiti con la psoriasi. Il motivo è legato soprattutto alla sintomatologia, piuttosto simile, che vede una pelle arrossata e desquamata nonché la fastidiosa condizione di prurito, difficile da tollerare.

Il termine eczema, pertanto, è da intendere sinonimo di dermatite. È usato a livello generico e racchiude al suo interno i disturbi patologici che vedono una condizione infiammatoria a livello cutaneo.

Le 4 forme di dermatiti

Gli eczemi o dermatiti possono avere forme acute oppure croniche. Sono catalogati in medicina in 4 macro-categorie principali:

Dermatite atopica o eczema costituzionale. Colpisce il 20% dei bambini e circa il 3% degli adulti. Può essere scatenato da molteplici fattori, in particolare stress, clima, infezioni da stafilococco, uso di prodotti errati per la cura della pelle. La manifestazione può essere sporadica o tendente alla cronicizzazione.
Eczema disidrosico. Interessa in particolare mani e piedi, dove si formano delle vescicole pruriginose. Le cause sono ancora oggetto di indagine e vedono al centro stress, infezioni, fattori che portano a un eccesso di sudorazione.
Dermatite seborroica. Un eczema che compare nelle zone dove la percentuale di sebo è più alta: cuoio capelluto, volto, condotto uditivo, torace, parte ano-genitale. La sintomatologia è legata allo sviluppo di elementi fungini che tendono a localizzarsi nelle aree dove la concentrazione di pelo è maggiore. I trattamenti hanno perciò una base antimicotica.
Dermatite da contatto. La comparsa è interconnessa al contatto con sostanze irritanti o allergeni quali nichel e cobalto, contenuti in alcuni cosmetici o in prodotti di origine chimica, adoperati prevalentemente in alcuni lavori. La diagnosi richiede maggiore attenzione da parte del dermatologo ed esami più approfonditi, nonché trattamenti ad hoc. Tra i sintomi troviamo anche il prurito, intenso e difficile da tollerare.

Nota finale

Come si può vedere, le dermatiti presentano delle importanti similitudini con la psoriasi, in particolare per quanto riguarda la forma atopica.

Confondere le due patologie è più semplice di quanto non si possa pensare, motivo in più per farsi visitare alla prima comparsa dei sintomi da un dermatologo. Un discorso che vale ancora di più nel caso dei pazienti pediatrici per i quali è più difficile tollerare la sintomatologia, soprattutto per quanto riguarda il prurito.