Influenza australiana, quali sono i sintomi

Influenza




In questo periodo sentiamo spesso parlare di influenza australiana. Ma di cosa si tratta? E sopratutto come si manifesta?

Va considerato che è previsto un periodo di incubazione, calcolato dal momento in cui si è esposti al virus fino alla comparsa dei primi sintomi che varia dai 2 ai 4 giorni.

Le persone che contraggono il virus

Le persone che contraggono il virus possono manifestare alcuni tra questi sintomi:




  • febbre (non manifestata da tutti i soggetti colpiti)
  • brividi
  • mal di gola
  • mal di testa
  • sudorazione
  • naso che cola e congestione nasale
  • starnuti
  • tosse secca
  • dolori muscolari (mialgie)
  • stanchezza
  • riduzione dell’appetito

In alcuni casi anche vomito e diarrea, sopratutto nei bambini.

Parliamo di un’influenza che nella maggior parte dei casi presenta sintomi lievi, quindi non è necessario ricorrere a farmaci o al medico, basterà rimanere a casa evitando il contatto con gli altri, per limitare il diffondersi del virus.

Tuttavia se si rientra nella categoria di soggetti a rischio o comunque si manifesta una sintomatologia importante, è bene informare il medico, inizialmente per telefono e solo successivamente se necessario raggiungere, indossando la mascherina, lo stesso in ambulatorio, dove sarà decisa una cura farmacologica (assunzione di specifici farmaci antivirali e non antibiotici).

La durata media dei disturbi è di 7 giorni per gli adulti e di almeno 10 per i bambini (periodo in cui è consigliato evitare contatto diretto con altre persone). L’attuale influenza, appunto l’influenza australiana, potrebbe essere confusa con il virus che tutti conosciamo, Coronavirus.

È giusto fare una distinzione tra le due condizioni virali, anche se di fatto le sintomatologie si sovrappongono. È molto difficile fare una distinzione, potremmo ragionare sulla differenza del periodo di incubazione o valutando la copertura vaccinale dei soggetti colpiti.

Ma effettivamente l’unica arma per capire se si tratta di una o dell’altra condizione virale, rimane il test rapido, che si può anche effettuare in casa.
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