Si può incorrere in punture di vespe quando si sta all’aria aperta a mangiare, a prendere il sole o a fare attività fisica. La vespa è un insetto piuttosto aggressivo (più delle api) e una volta che ha punto, potrebbe non fermarsi.

Quando si hanno più punture ripetute, ovviamente, oltre al dolore, si potrebbe anche incorrere in una reazione allergica più importante.

Dopo la puntura

In ogni caso, dopo la puntura, si manifestano dei sintomi evidenti sin dai minuti successivi alla puntura come rossore, dolore, prurito e gonfiore nella zona in cui si è stati punti.

Questi sintomi, se non si è allergici, scompaiono in breve tempo (anche mezz’ora) ma altrimenti potrebbero comparire altre problematiche a livello della respirazione, nausea, vertigini e gonfiore in altre zone del corpo, e sarà fondamentale recarsi nell’immediato al Pronto Soccorso.

Se la puntura provoca solo sintomi lievi, comunque, è bene spostarsi in una zona al sicuro, evitare lo sfregamento continuo della pelle e fare quanto segue:

lavare la zona con acqua e sapone e disinfettare la cute
utilizzare acqua fredda o del ghiaccio da passare sulla zona dolorante per alleviare il dolore
ricorrere agli appositi stick dopo puntura per ridurre bruciore, dolore e prurito
utilizzare rimedi di fitoterapia come aloe vera in gel oppure Calendula.

Un altro accorgimento riguarda il pungiglione: è molto raro che le vespe lo lascino conficcato nella pelle del malcapitato ma si può controllare la cosa in modo semplice.

Il pungiglione c’è se è visibile un puntino nero al centro del punto in cui si è stati punti, in particolare sul punto gonfio e arrossato.

Per estrarre il pungiglione, tamponare la zona con del ghiaccio (tipo anestesia), ed utilizzare una pinzetta o un ago per estrarlo.

Infine, fare attenzione a non far fuoriuscire il veleno presente all’interno del pungiglione stesso.
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