Per realizzare il sogno di diventare genitori, se risulta difficile procreare naturalmente, si possono intraprendere diversi trattamenti, come la FIVET, la fecondazione in vitro, che consiste nell’unire l’ovulo con lo spermatozoo (del donatore o del coniuge) in laboratorio (in vitro, appunto) per ottenere embrioni già fecondati da trasferire nell’utero della madre.

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In Italia esistono diversi centri specializzati in cui si può intraprendere questo percorso

Sono centri pubblici o privati ma spesso hanno la pecca di avere lunghi tempi di attesa o di essere molto costosi.

E questi sono alcuni dei motivi che spingono molte coppie a recarsi all’estero per sottoporsi a questo trattamento.

Da alcune indagini si evince che si tratta di circa 3000 coppie all’anno su 14000 casi totali.

Secondo il presidente della SIRU (Società Italiana di riproduzione umana) Antonino Guglielmino, queste coppie sono costrette a farlo per via della disorganizzazione italiana e della poca “assistenza” da parte del Sistema sanitario nazionale, dato che le pratiche di Procreazione Medica Assistita (Pma) in Italia non rientrano ancora nei LEA (livelli essenziali di assistenza), nonostante nel 2017 esse siano entrate a farne parte.

Secondo Guglielmino “le cure e le prestazioni per la Pma devono essere garantite dal Sistema sanitario nazionale in tutto il territorio italiano, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket (determinato dalla singole Regioni)”.

I tempi per ottenere una diagnosi certa

Inoltre anche i tempi per ottenere una diagnosi certa di infertilità sono molto lunghi (a volte sono necessari 4 anni per dare questa notizia alle coppie in Italia): a questo punto potrebbe ormai essere troppo tardi o troppo difficoltoso riuscire a seguire i trattamenti efficacemente.

Altri motivi che spingono a spostarsi all’estero per seguire il percorso della FIVET è la “discrezione”: molte coppie si vergognano che qualcuno possa sapere dei loro problemi di infertilità e si sente discriminato per questo.

Questa “migrazione” di coppie all’estero per avere un figlio, è un paradosso dato che in Italia i trattamenti di fecondazione assistita sono di altissima qualità ed impiegano tecnologie ai massimi livelli.
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