Esistono varie classificazioni che riguardano i farmaci; una piuttosto interessante è quella relativa al regime di fornitura, ovvero la modalità con la quale un farmaco può essere dispensato da farmacie fisiche, online, in ospedale o in strutture assimilabili a ospedali.

I farmaci, infatti, non sono tutti uguali dal punto di vista della sicurezza d’uso e pertanto è l’apposita commissione scientifica dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che stabilisce tale regime, tenendo appunto conto delle varie problematiche riguardo alla sicurezza di utilizzo.

Senza entrare in distinzioni eccessivamente tecniche, possiamo distinguere i farmaci in due grandi categorie, quelli per i quali è necessaria la prescrizione medica (vale a dire la ricetta) e quelli che possono essere venduti senza ricetta.

Questi ultimi possono essere acquistati sia nelle farmacie fisiche, sia in quelle online; queste ultime sono una realtà presente soltanto da alcuni anni (dal 2015 per la precisione), ma sono sempre più diffuse nel nostro Paese grazie al fatto che offrono un servizio molto efficiente e comodo; per esempio, se si acquistano farmaci da banco online su Farmadigitale.it, uno shop digitale con un vastissimo catalogo di prodotti medicinali e no, si riceverà quanto ordinato a domicilio nel giro di 24-48 ore; peraltro, molto spesso, come nel caso di altri prodotti acquistati in Rete, anche nel caso dei farmaci da banco online i prezzi praticati sono spesso particolarmente convenienti.

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Farmaci senza ricetta: la differenza tra OTC e SOP

Quando parliamo genericamente di farmaci senza ricetta, dobbiamo distinguere tra farmaci da banco, altrimenti noti come farmaci OTC (Over the Counter, ovvero “sopra il banco”) e farmaci SOP, vale a dire farmaci senza obbligo di prescrizione.

I farmaci OTC sono medicinali che possono essere pubblicizzati nel punto vendita e possono essere messi a disposizione del cliente posizionandoli sul bancone (per esempio negli espositori o nelle reglette) oppure sugli scaffali; in sostanza sono “a portata di mano” del cliente.

I farmaci SOP, invece, pur essendo dispensabili senza ricetta, non possono essere pubblicizzati nel punto vendita e non sono direttamente accessibili ai clienti; devono infatti essere richiesti al farmacista.

Per quanto riguarda la pubblicità di questi prodotti, tutti i messaggi che li promuovono commercialmente necessitano di un’apposita autorizzazione del Ministero della Salute.

Farmaci OTC e SOP: quali sono i più richiesti

I farmaci OTC e SOP, spesso definiti come farmaci di automedicazione e acquistabili anche online, sono medicinali destinati al trattamento di leggeri disturbi passeggeri come per esempio il mal di denti, il mal di gola, il mal di testa, i classici malanni di stagione, la stipsi, i dolori muscolari e via discorrendo.

Per quanto riguarda la loro diffusione, per avere dati precisi è possibile consultare i report periodici che vengono pubblicati sul portale del Ministero della Salute.

Il report di pubblicazione più recente mostra che il farmaco più venduto nel primo semestre del 2023 (l’ultimo di cui sono disponibili i dati aggiornati) è uno spray nasale a base di nafazolina (un principio attivo con proprietà decongestionanti), un farmaco OTC.

Seguono poi diversi prodotti SOP a base di paracetamolo, un noto principio attivo, utilizzato anche in ambito pediatrico, che ha proprietà antipiretiche (antifebbrili), antinfiammatorie e antidolorifiche.

Molte richieste anche per farmaci OTC quali glicerolo (usato nei farmaci per uso rettale), fermenti lattici, loperamide (usato per il trattamento della diarrea occasionale), ketoprofene e diclofenac (due principi attivi appartenenti alla categoria dei FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei).

Ovviamente, pur trattandosi di farmaci di automedicazione è necessario leggere attentamente il foglietto illustrativo presente nella confezione che riporta tutte le informazioni necessarie a un uso corretto e responsabile. In caso di dubbi si può consultare il farmacista o il medico curante.