Trascorrere del tempo al mare, respirando l’aria marina, ha degli effetti molto benefici sull’organismo.

Questo è dovuto alla speciale combinazione di luce, iodio, sodio e acqua che porta ad una totale rigenerazione per chiunque sia esposto a tutto questo.

Tabella dei contenuti

I benefici si traducono in:

miglioramento della circolazione
scomparsa dei gonfiori
maggiore tonicità

Ecco perché è consigliabile passeggiare almeno venti minuti ogni giorno sul bagnasciuga: questo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità aiuta a combattere obesità, invecchiamento, problemi cardiaci e depressione.

I maggiori benefici derivano proprio dalla presenza dello iodio che è un minerale diffuso in natura in diverse forme chimiche.

Sotto forma di ioduro è presente in percentuali ridotte nelle acque marine mentre risulta piuttosto abbondante, come iodato di sodio, in alcuni depositi salini.

Lo iodio occupa un importante ruolo

Lo iodio occupa un importante ruolo preventivo nei confronti di diverse patologie, in particolar modo quelle tiroidee: fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide e per la sintesi degli ormoni tiroidei, ovvero la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4).

Se la tiroide funziona bene, infatti, il nostro organismo si mantiene in forma con più facilità, evitando l’accumulo di grasso o l’eccessiva magrezza.

Un apporto adeguato di iodio contribuisce poi a mantenere la pelle sana e a rendere i capelli più forti.

Un’altra proprietà che la letteratura scientifica attribuisce al minerale è quella di agire come antiossidante.

L’acqua del mare è ricca di iodio però la quantità di iodio respirata influisce solo in minima parte nel nostro fabbisogno di iodio.

Bisogna supplementare questo prezioso minerale anche con l’alimentazione perché una sua carenza può portare a diverse patologie come il gozzo, ad esempio.

Quindi mangiare pesci e crostacei ma anche carne, uova, latte e derivati e frutta e verdura.

Anche le donne in gravidanza devono supplementare l’integrazione in quanto, durante la vita fetale, la carenza del minerale può causare problemi alla maturazione dell’encefalo, con conseguenze sullo sviluppo intellettivo e mentale del nascituro.