Sono tantissime le persone che ogni giorno trascorrono molto tempo davanti allo schermo del PC. C’è chi lo fa per passatempo e chi invece deve farlo: si pensi ai numerosi lavoratori che, a causa dell’emergenza Coronavirus, lavorano in modalità smart working oppure agli studenti che utilizzano il PC per i propri studi e le proprie ricerche.

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Far riposare gli occhi dagli schermi

Passare molto tempo davanti al PC, se non si assume la giusta postura, può causare problemi come mal di schiena o torcicollo e altre problematiche.

Uno dei rischi più grandi quando si passa molto tempo davanti ad uno schermo luminoso è quello di accusare problemi agli occhi, come bruciore e arrossamenti.

Secondo alcune ricerche, al giorno d’oggi i casi di cataratta negli adulti sono molto aumentati proprio a causa dell’esposizione più massiccia alle luci che emanano gli schermi dei PC (e gli altri dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente).

Anche la presbiopia è oggi più comune anche nei giovani (mentre prima l’età media per accusare questo problema era 40 anni).

Dunque, per evitare tutti questi problemi agli occhi, la prima cosa da fare è prestare attenzione alla qualità dello schermo del PC che si acquista.

Il contrasto dello schermo

È necessario, infatti, che il contrasto dello schermo sia di alta qualità così come la risoluzione.

Inoltre, dato che le luci blu che emettono gli schermi del PC possono disturbare anche il ritmo sonno-veglia, oltre che compromettere la salute degli occhi, ci si può procurare degli occhiali con lenti con filtro per luce blu che prevengono l’affaticamento, il bruciore e l’arrossamento.

È opportuno evitare i riflessi di luce sullo schermo, sia di origine naturale sia provenienti da lampade da tavolo: per questo è preferibile che le fonti di luci siano centrali e non delle lampade appoggiate sulla scrivania.

Infine, bisogna mantenere una distanza adeguata dallo schermo, che dovrebbe andare dai 50 agli 80 cm (utile sia per il bene della vista che della propria postura).