Una delle abitudini intoccabili di tanti italiani è la colazione con latte e biscotti o con cappuccino e croissant. Sempre più spesso però si sente parlare di intolleranza al latte e ai latticini.

Ma cosa succede se si manifestano delle intolleranze al lattosio?

Chi non può più bere il latte vaccino, per quali alternative può optare? Oggigiorno si stanno diffondendo sempre più alternative vegetali, altrettanto gustose, che non faranno rimpiangere il latte “normale” e che ovviamente non contengono lattosio e glutine.

Il latte di riso: è un latte dalla consistenza “diluita” con un aroma delicato e dolciastro. Ideale per la colazione del mattino per inzuppare i biscotti, come magari si era già soliti fare.
Il latte di mandorla, anche questo ha un sapore dolciastro e spiccato di mandorla, ovviamente. Ha una consistenza cremosa e si può utilizzare anche per preparare molti dolci (è molto famoso per la preparazione della granita siciliana). In casa, si potrà utilizzare per addensare e preparare frullati, frappè, creme pasticciere e budini.
Il latte di cocco, è anche questo molto gustoso e dalla consistenza cremosa. Si può anche cuocere e quindi si presta, oltre che ad essere bevuto a colazione o quando si vuole, anche per preparare pietanze salate come curry indiani o per addensare zuppe e salse che acquisiranno subito un gusto esotico.
Il latte di soia, è un’altra alternativa molto popolare, caratterizzato da un retrogusto di fagiolo ma non invasivo. Non tutti possono berlo perché la soia è un allergene, quindi prima di consumarlo informarsi o comunque non esagerare con il quantitativo ingerito. Si può utilizzare anche per preparare creme e budini o altri dolci.

Appurato che esistono tante alternative al latte vaccino, il consiglio prima di acquistare un certo prodotto è sempre quello di leggere le etichette proprio per verificare la presenza di un dato ingrediente a cui magari si è allergici o intolleranti.