Quando si aspetta un figlio, si è chiamati a prendere tante decisioni. Una di queste è particolarmente importante, e riguarda la conservazione cordone ombelicale.
Con questo articolo proveremo a fare chiarezza sulle potenzialità legate alla conservazione delle cellule staminali del cordone, in modo da rendere i genitori più preparati a una scelta consapevole e informata.

Le cellule staminali del cordone ombelicale

Le cellule staminali del cordone ombelicale hanno un grande potenziale terapeutico, riconosciuto anche dal Ministero della Salute¹. Conservare le staminali cordonali significa avere a disposizione uno strumento che potrebbe essere usato nella pratica clinica per il trattamento di diverse patologie.

Lo studio ha preso in considerazione vari scenari

Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio in cui sono state calcolate le probabilità, per un individuo di 70 anni, di usare le proprie cellule staminali cordonali per il trattamento di una patologia. Lo studio ha preso in considerazione vari scenari, valutando i casi di trapianto di staminali autologo (donatore e paziente sono la stessa persona), e i casi di trapianto allogenico (donatore compatibile o parente). Tenendo conto di diversi fattori e di vari scenari, in relazione a sesso, età ed etnia, è emerso che le probabilità per un individuo di 70 anni di usare le proprie staminali per il trattamento di una data malattia sono di 1 su 217¹. Il tasso in percentuale è molto più alto rispetto a quanto riportato in studi precedenti, che avevano calcolato una probabilità pari a 1 su 2.700, o fino ad un individuo ogni 200.000². L’incremento del tasso, secondo i ricercatori, sarebbe legato a un miglioramento delle tecniche di conservazione e delle procedure adottate. Gli autori dello studio ritengono che, con l’avanzare delle tecnologie delle biobanche, dei registri di conservazione nazionali, con le agevolazioni delle compagnie assicurative, il numero di staminali conservate continuerà ad aumentare e di conseguenza anche la loro applicabilità.

Trattamento di patologie come la leucemia, i linfomi, le mielodisplasie

Il trapianto di staminali è una procedura che consente il trattamento di patologie come la leucemia, i linfomi, le mielodisplasie, le neoplasie mieloproliferative e alcune malattie di tipo genetico e neurologico. Fino ad oggi, sono stati eseguiti più di 45.000 trapianti con le staminali cordonali, sia per via autologa che allogenica³.

Il potenziale delle staminali cordonali non è ancora giunto al culmine, nonostante i numeri incoraggianti. Negli ultimi dieci anni il numero di studi clinici che coinvolgono queste cellule è superiore a 200 nel mondo e riguarda soprattutto le malattie neurologiche, le patologie autoimmuni e la riparazione di tessuti e di organi⁴. Molte famiglie italiane non hanno a disposizione un’informazione completa sull’importanza della conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. Per questo spesso questo prezioso patrimonio biologico viene sprecato. Attualmente, il 95% dei cordoni ombelicali viene buttato, vanificando in questo modo la possibilità di usare le staminali nel trattamento di più di 80 patologie per cui il Ministero della Salute ne ha approvato l’uso⁵.

Per maggiori informazioni sulle staminali cordonali: www.sorgente.com

Se hai trovato questo articolo interessante condividilo nel tuo network!

Fonti: 

1. Nietfeld JJ, Pasquini MC, Logan BR, et al. Lifetime probabilities of hematopoietic stem cell transplantation in the U.S. Biol Blood Marrow Transplant. 2008;14(3):316-322.
2. Kline, R.M. Whose blood is it, anyway? Sci Am. 2001; 284: 42–49
3. Ballen K. Update on umbilical cord blood transplantation. F1000Res. 2017;6:1556. doi: 10.12688/f1000research.11952.1.
4. gov
5. Decreto ministeriale 18 novembre 2009

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Per una stampa libera

sostieni il nostro lavoro con una donazione

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%