Tanto i denti permanenti quanto quelli da latte possono essere colpiti dalla carie, una patologia di tipo degenerativo che, se non curata per tempo, può portare alla perdita del dente.

Estremamente diffusa su scala mondiale, questa malattia può avere diverse cause, non tutte imputabili alla scarsa igiene orale. In taluni casi infatti, nonostante ci si sottoponga a un’attenta pulizia quotidiana dei denti, le carie fanno ugualmente la loro comparsa.

Nel momento in cui il problema si manifesta, non c’è altro da fare che rivolgersi al proprio dentista di fiducia, il quale, dopo un accurato esame diagnostico, stabilirà la terapia più idonea per ristabilire la salute della bocca e, nel caso in cui fosse necessario, fornirà utili consigli per evitare che il problema si ripresenti.

Le terapie applicabili per risolvere il problema sono numerose e dipendono dalla gravità e dalla sede interessata; a seconda dei casi, il dentista potrà optare per la sola rimozione meccanica oppure decidere di ricorrere alla devitalizzazione.

In questo articolo, dopo aver analizzato nel dettaglio le cause della carie dentale, andremo alla scoperta delle principali metodologie utilizzate dai dentisti al fine di curarle, nonché delle buone abitudini che consentono di prevenirle.

Per approfondire i singoli argomenti e scoprire ad esempio quando si può ricorrere al trattamento al fluoro, come funziona la devitalizzazione di un dente o quali materiali vengono utilizzati per le otturazioni, potete consultare i numerosi articoli presenti sul web, redatti da esperti del settore o chiedere direttamente informazioni al proprio dentista di fiducia.

• Che cos’è la carie dentale

La carie dentale non è solo un fastidioso e antiestetico problema, ma una vera e propria patologia dei denti che non deve essere trascurata, in quanto, con il passare del tempo, tende a peggiorare.

Il primo stadio si presenta con un semplice danneggiamento della parte superficiale dello smalto, il quale appare inizialmente sbiancato. A mano a mano che il problema progredisce, il colore diventa più scuro e il danno sempre più profondo. Dopo lo smalto, viene infatti attaccata la dentina e poi l’intero corpo del dente, fino al raggiungimento del tessuto nervoso.

Mentre nella sua fase iniziale risulta asintomatica e facilmente curabile, a mano a mano che intacca le strutture più profonde del dente diventa sempre più dolorosa e difficile da curare.

• Da cosa può essere causata

Tra le principali cause della comparsa di carie dentale rientra la scarsa igiene orale, la quale, portando alla formazione di depositi di placca e tartaro, favorisce la proliferazione di quei batteri che, poco alla volta, andranno ad intaccare lo smalto e la struttura dei denti.

Questa non è però la sola causa che porta alla comparsa del problema; tra le altre possiamo ricordare:

• alimentazione scorretta: alcuni cibi e bevande, in particolare quelli molto zuccherati, caratterizzati da un elevato potere cariogeno, o particolarmente appiccicosi, favoriscono la proliferazione dei batteri che corrodono lo smalto dei denti. Tra questi rientrano ad esempio i succhi di frutta, le caramelle, la frutta candita e i dolci, soprattutto quando consumati lontano dai pasti principali e non seguiti immediatamente dal lavaggio dei denti;
• bassa produzione di saliva: la saliva svolge importanti funzioni nella cavità orale e, tra questi, rientra anche l’eliminazione di batteri cattivi e, di conseguenza, la riduzione del rischio di carie. Per questo motivo, quando le ghiandole salivari non funzionano correttamente, si può avere un aumento dell’incidenza di carie dentali;
• saliva con ph acido: non solo la sua assenza o riduzione, ma anche il ph influisce sulla salute di bocca e denti. Una saliva molto acida può aumentare il rischio di carie.

Tra i numerosi fattori che possono favorire l’insorgenza di questo problema rientra anche la scorretta conformazione dei denti, la quale può rendere difficoltosa la pulizia e favorire la proliferazione batterica.

• Come curare le carie dei denti

Le carie dentali non guariscono da sole e non possono essere eliminate attraverso interventi fai da te. Per risolvere un problema già presente, l’unica soluzione possibile consiste nel mettersi nelle mani del proprio dentista di fiducia.

A seconda della condizione del dente, il professionista potrà scegliere tra svariati tipi di intervento, a partire da quello al fluoro, ideale in caso di carie allo stadio iniziale, fino all’estrazione, indispensabile quando la malattia ha raggiunto uno stadio molto avanzato.

Tra gli altri trattamenti possibili rientrano la rimozione meccanica delle parti danneggiate e la successiva otturazione, il posizionamento di corone e la devitalizzazione.

• L’importanza della prevenzione

Prevenire la formazione delle carie è possibile, soprattutto quando il problema deriva da cause facilmente modificabili, come la scarsa igiene orale o il consumo di alimenti errati.

Lavare i denti almeno due volte al giorno, dopo i pasti principali, e prima di andare a letto, aiuta a eliminare i residui di cibo e a ridurre la proliferazione batterica. A tale scopo, risulta molto utile anche l’utilizzo del filo interdentale o dello scovolino, strumenti che permettono di pulire anche gli spazi fra i denti.

A fianco di una corretta igiene orale quotidiana, non possono mancare visite dentistiche regolari, fondamentali per individuare i problemi fin dalla loro prima apparizione e intervenire il prima possibile.

Per una stampa libera

sostieni il nostro lavoro con una donazione

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%