La gastrite è un’infiammazione della parete interna dello stomaco. Può essere acuta se si manifesta all’improvviso, in modo violento e di solito è di breve durata, oppure cronica se si sviluppa in modo graduale e, se non trattata, può durare anche anni o addirittura tutta la vita.

Tabella dei contenuti

Ma come si cura questa malattia?

In primo luogo, tanto si può fare prevenendo la comparsa della gastrite, quindi è bene cercare di avere uno stile di vita che non favorisca questa malattia. Dunque limitare alcol, fumo, condizioni che causano stress, cibi che irritano la mucosa gastrica come quelli piccanti, speziati e grassi, ma anche caffè, coca cola, cacao e tè.

È importante inoltre consumare i pasti con calma e masticare in modo adeguato.

Per quanto riguarda la gastrite derivante da assunzione di farmaci come i FANS si consiglia di limitarne l’utilizzo o, nel caso in cui non fosse possibile, l’associazione di un protettore gastrico per contrastarne l’azione gastrolesiva.

Se la gastrite è dovuta a infezione da Helicobacter Pylori è invece necessario sottoporsi ad una terapia combinata di antibiotici e di inibitori della pompa protonica e/o di protettori della mucosa gastrica.

I farmaci utilizzati nel trattamento della gastrite sono:

Antibiotici per risolvere la sintomatologia ed evitare complicazioni. In genere viene effettuato un primo ciclo di terapia antibiotica della durata di 4 settimane, dopodiché viene ripetuto il test per Helicobacter Pylori che, se ancora presente, presuppone di continuare il ciclo di terapia
Antiacidi che neutralizzano l’acido dello stomaco e forniscono sollievo rapido dal dolore
H2 antagonisti o antagonisti dell’istamina che riducono la produzione di acido nello stomaco
Inibitori della pompa protonica (ad esempio pantoprazolo e lansoprazolo) che riducono la produzione di acido più efficacemente rispetto agli H2 antagonisti
Vitamina B12 che serve per compensare la carenza di questa vitamina in presenza di anemia perniciosa