Spesso, si usano indistintamente dei termini per indicare una cosa ma in realtà questi hanno delle significative differenze. Sicuramente tra i più
È il caso dei termini infuso, tisana e decotto.
Quali sono le differenze fra queste parole?
Si parla di infuso quando l’acqua viene fatta scaldare e, prima dell’ebollizione, si versa su ingredienti in parte morbidi (fiori e foglie) lasciando il tutto in infusione per qualche minuto (esempi di infuso sono il tè o la camomilla).
La differenza fra infusi e tisane sta proprio negli ingredienti utilizzati per la loro preparazione.
Se nell’infuso gli ingredienti fanno parte di una stessa pianta, ovvero si utilizzano sia i fiori che le foglie della stessa, nella tisana invece c’è una miscela formata da diverse piante officinali, sminuzzate e immerse nell’acqua bollente dove vengono lasciate in infusione.
Proprio perché, nella tisana, l’effetto funzionale e terapeutico arriva dal mix di diverse piante: una pianta principale che è il “remedium cardinale” che fornisce il principio attivo principale ed una o altre piante “adjuvants” che rendono più facile assorbire il principio attivo principale ed apportano altri benefici.
Ad ogni modo, una tisana può essere al massimo composta da sei piante officinali. Infine, per quanto riguarda il decotto, la differenza sta nella sua preparazione. Si fa sobbollire l’acqua insieme agli altri ingredienti (radici, rametti, corteccia, bacche).
Gli ingredienti si versano nell’acqua proprio quando l’acqua sta bollendo per diversi minuti e poi si fa riposare il tutto in infusione per un’altra decina di minuti.
Questo processo, ovvero la decozione è utile per estrarre da molte erbe i propri principi attivi.
Un esempio è il decotto di limone e zenzero.
Quindi, la differenza fra infusi e tisane sta negli ingredienti di cui si compongono mentre il decotto differisce dalle altre due tipologie per via della sua preparazione.
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