In seguito all’articolo pubblicato lo scorso 26 marzo (vedi QUI) abbiamo ricevuto la seguente nota dal laboratorio di analisi Labservice citato nello stesso, che qui di seguito pubblichiamo:

Gent.mo Sig. Rossi,
Di seguito invio i chiarimenti in merito alla questione:

• la Labservice s.r.l. è  “Laboratorio Accreditato ACCREDIA” con n. 0812 dal 07/05/2008
• la Labservice s.r.l. è inserita con det. B5398  nell’elenco della Regione Lazio dei Laboratori accreditati che possono eseguire “analisi ai fini dell’autocontrollo alimentare” ovvero per eseguire analisi sia chimiche che microbiologiche sugli alimenti in autotutela del committente;
• la Labservice s.r.l. è diretta dal Dott. Francesco Cavallari, dottore in chimica e regolarmente iscritto all’Albo Professionale dei Chimici di Roma con n. 3127 e, pertanto, in possesso di tutti i titoli per eseguire e firmare analisi  chimiche, biologiche e microbiologiche di qualsiasi genere e tipo;
• la Labservice s.r.l. ha iniziato il processo di accreditamento per quanto riguarda il parametro “arsenico” partecipando fin dal 2011 a ring test, ovvero prove di  circuito interlaboratorio a livello internazionale, per la verifica dell’attendibilità dei risultati ottenuti: i nostri risultati confrontati con quelli degli altri laboratori partecipanti hanno mostrato una notevole accuratezza con deviazione standard estremamente bassa e assolutamente nella norma;
• la Labservice s.r.l. nei rapporti di prova che vengono rilasciati al committente indica sempre in maniera estremamente chiara le prove accreditate e quelle non accreditate (segnalate con asterisco), così come richiesto da   “ACCREDIA”, nel caso il rapporto di prova non contenga prove accreditate, lo stesso rapporto non riporta nè il marchio “ACCREDIA”, nè alcun riferimento all’accreditamento, ma riporta   esclusivamente gli estremi  della delibera  della Regione Lazio con cui la Labservice s.r.l. è stata inserita nell’elenco dei laboratori autorizzati ad eseguire analisi ai fini dell’autocontrollo degli alimenti;
• le prove analitiche sia chimiche che microbiologiche effettuate sulle acque destinate al consumo umano commissionate dai gestori degli acquedotti alla Labservice s.r.l., non vanno in alcun modo a sostituire i controlli e le verifiche effettuate dalle “Autorità di vigilanza” tramite il Laboratorio dell’A.R.P.A. Lazio, ma devono essere utilizzate dai responsabili dell’Ente Gestore solo quali metodi di verifica ai fini dell’autocontrollo interno: se poi questi risultati vengono divulgati o meno o ne venga fatto un uso propagandistico, non è cosa che compete al nostro laboratorio, in quanto il gestore sa benissimo che gli unici risultati utilizzabili per stabilire o meno la potabilità di un acqua sono quelli ufficiali dell’A.R.P.A., e non certamente quelli di un laboratorio privato anche se “accreditato”;
• per sua conoscenza, inoltre, mi fa piacere informarla che in questi giorni abbiamo inoltrato ad “ACCREDIA”, dopo due anni di lavoro, la domanda di estensione delle prove accreditate con i seguenti parametri: Arsenico, Cadmio, Piombo,  Vanadio e Cromo: la visita ispettiva della commissione “ACCREDIA” per concedere l’accreditamento alle nuove prove è prevista per il prossimo mese di Luglio;
  

Per concludere, un laboratorio di prova accreditato “ACCREDIA”, garantisce a priori una qualità dei risultati vuoi delle prove accreditate che di quelle non accreditate non paragonabile in alcun modo a quella di un laboratorio non accreditato, infatti la verifica ispettiva che “ACCREDIA” effettua annualmente comporta due tipi di  verifiche che vengono eseguite da due diversi ispettori, sistemista e tecnico, il primo riguarda il controllo  e la validazione di tutte le procedure  interne che   devono garantire la corretta gestione dei  dati generati dal laboratorio, il secondo riguarda invece il controllo della corretta applicazione delle procedure secondo i metodi di prova per attestare la competenza tecnica del laboratorio.

Allego:

1. Certificato di accreditamento “Accredia” rev. 2  (QUI)
   
2. Delibera Regione Lazio ed elenco laboratori accreditati inseriti nell’elenco ufficiale per l’autocontrollo (QUI)
   
3. Certificati di partecipazione ai ring test in circuiti internazionali con tabelle risultati ottenuti e relative deviazioni standard relativi al parametro “Arsenico nelle acque” (QUI)
   
4. Elenco dei laboratori in Italia che hanno la prova “Arsenico nelle acque” accreditata: nel Lazio, oltre   l’A.R.P.A. risulta un altro laboratorio privato, l’ A.S.C. srl  che ha al momento ha la prova “Arsenico” sospesa dall’accreditamento “Accredia”.

Vorrei far presente al Dott. Morelli che nel mio articolo non intendevo mettere in dubbio la professionalità del laboratorio, quanto l’utilizzo che il soggetto pubblico realizza con le prove effettuate.
In ogni caso, la Sua dichiarazione conferma quanto esposto nell’articolo, il laboratorio ad oggi non è ancora accreditato per la misura dell’arsenico, a differenza di altri quindici istituti nel Lazio (oltre all’ARPA). Leggo inoltre con interesse che avete avviato la procedura per estendere il campo di misure accreditate, quando ciò avverrà avrete tutti i titoli per certificare quanto da voi analizzato.
In ogni caso ciò che è più evidente è l’atteggiamento inqualificabile dell’assessore all’ambiente, che chiamato in causa non si degna di rispondere ad alcune semplici domande. Cosa crede di ottenere con questo puerile atteggiamento? Crede di fare un danno allo scrivente? Tutt’al più crea un danno alla propria immagine, e un disservizio ai propri cittadini.