Il 27 dicembre 2020 è partito il piano nazionale di vaccinazione per il COVID-19. I primi a ricevere il vaccino sono stati gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e gli anziani over 80.
Il calendario vaccinazioni
Successivamente verranno vaccinati i soggetti vulnerabili ovvero coloro che soffrono di patologie o disabilità che comportano un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19.
A seguire le persone dai 70 ai 79 anni e la popolazione con almeno una comorbidità cronica.
Ma dato che continuano ad arrivare nuovi vaccini e conseguentemente anche le dosi, si sta già pensando di proteggere altre categorie di soggetti, ovvero la popolazione tra i 18 e i 55 anni.
Fra questi, si stanno vaccinando attualmente gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze armate e di polizia, il personale e i detenuti delle carceri, i luoghi di comunità e gli altri servizi essenziali.
La priorità è data dalla relazione di diversi parametri come l’età e la presenza di condizioni patologiche.
Quindi, si tenderà (e continuerà) a vaccinare prioritariamente:
- le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2, potrebbero svilupparne forme gravi o letali, dai 16 anni in su;
- le persone di età compresa tra 75 e 79 anni;
- le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni;
- le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età;
- le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;
- le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.
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