Da quando le redini dell’Azienda sanitaria distrettuale sono passate nelle mani del dottore Salvatore Squarcione sicuramente qualcosa sta cambiando. A soli sei mesi dalla nomina a Direttore generale della Asl Rm F, Squarcione è riuscito a ricucire il rapporto tra Azienda e cittadini fornendo delle risposte concrete alle necessità del territorio. Con l’avvio ai programmi di screening mammografico e odontoiatrico, l’attività rivolta all’oculistica che verrà incrementata nella zona del lago, l’attenzione nei confronti dei consultori, la riapertura della ginecologia, l’inaugurazione sabato prossimo del nuovo blocco operatorio e la riqualificazione dell’ospedale Padre Pio, la sanità distrettuale sta manifestando finalmente un’impronta dinamica.

Dopo anni di polemiche e malcontento generale nei confronti del presidio ospedaliero di Bracciano la svolta si è notata anche con l’apertura dei lavori del nuovo Pronto soccorso. Ed è appunto all’interno del cantiere che sabato scorso è stato illustrato il progetto di quello che diventerà, probabilmente alla fine di ottobre, il nuovo punto di ricezione per le urgenze. Alla presenza  del vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Carlo Lucherini, dei consiglieri della Provincia di Roma, Paolo Bianchini e Gabriele Lancianese, del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, di alcuni consiglieri comunali, e di numerosi operatori sanitari, il Direttore generale ha ripercorso “l’anamnesi” che ha portato alla messa in opera dei lavori.

“La storia è iniziata nel 2001, ovvero dall’approvazione del progetto di ristrutturazione dell’ospedale da parte della Regione Lazio – ha spiegato Squarcione, che in quel periodo faceva parte della Commissione regionale per l’attribuzione dei fondi (ex articolo 20) – nel 2002 sono stati affidati i lavori per la realizzazione della farmacia, completata nel 2005, e del nuovo Pronto soccorso, mai iniziato. L’impresa edile che aveva vinto la gara – ha continuato Squarcione – nel  2007 ha abbandonato i lavori e un anno dopo sono stati affidati ad altra ditta. Nel 2009 è iniziato il cantiere con la realizzazione del vialetto pedonale per consentire l’accesso all’ospedale dall’ingresso principale e, tra ottobre e novembre, sono stati realizzati i prefabbricati dove temporaneamente sono allocati gli uffici amministrativi. Finalmente a gennaio di quest’anno i lavori del Pronto soccorso sono velocemente partiti grazie anche all’impegno degli addetti, che si danno da fare in cantiere giorno e notte e in qualsiasi situazione atmosferica”.

Con un impegno di spesa di 780mila euro, il nuovo Pronto soccorso potrà degnamente accogliere in spazi dimensionati correttamente le 28-30mila persone che annualmente si rivolgono all’ospedale per cure urgenti. Il progetto iniziale è stato rivisto dal Direttore generale e dal Direttore sanitario, Giuseppe Quintavalle, perché soffriva di alcune carenze, come l’approssimazione nel tracciato dei percorsi  e la mancanza di una struttura che consentiva il trasporto in tutta sicurezza dei pazienti infetti. Un altro importante intervento sarà indirizzato allo smaltimento delle acque nere con la messa a norma delle condutture e il definitivo allaccio alla fogna comunale.

Il dottor Squarcione durante la presentazione del progetto ha evidenziato il grande impegno lavorativo delle persone esterne, ma si è dispiaciuto del fatto che “non sempre abbiamo avuto la collaborazione che ci aspettavamo dall’interno. Le forze interne sono le persone che vivono in questa zona e che dovrebbero sentire questo ospedale come loro proprietà – ha lamentato il Direttore generale – da questo punto di vista dobbiamo fare molta strada, il senso di appartenenza che molto faticosamente avevamo cercato di creare 10-12 anni fa e che in parte eravamo riusciti a mettere in piedi si è totalmente perso e questo è forse il danno più grave che è stato fatto alla sanità della Roma F. Quindi su questo dovremo lavorare tutti quanti con grande attenzione perché non dobbiamo dimenticarci che i soldi utilizzati per queste strutture provengono dalle nostre tasse – ha ricordato – e visto che il Commissario di Governo ha costretto la Regione ad un giro di vite, dobbiamo mettere tutto il nostro impegno per rispettare e migliorare ciò che ci appartiene”.

Il Direttore generale dell’Azienda sanitaria ha infine consegnato a Carlo Lucherini la richiesta per un’attenzione diversa alla Asl Roma F “cioè un’attenzione che discenda da una distribuzione delle risorse che tenga presente i fattori demografici di crescita e la presenza importante sui nostri territori di fasce di marginalità provenienti anche dalla città di Roma”. Squarcione ha descritto 10 anni di arretratezza economica e strutturale e ha avanzato la richiesta di macchinari ed apparecchiature più moderne. “Inoltre – ha concluso – siamo sotto di 500 unità nel personale, mentre qualcuno ha oltre 600 persone in esubero, abbiamo difficoltà ad approvvigionarci di farmaci, mentre altri si permettono il lusso di spendere 100mila euro per quattro cartelloni cosiddetti artistici, una sproporzione questa che va ridimensionata”.