Stanno arrivando sempre più dosi di vaccini, e molti di questi sono già stati somministrati a tantissime persone in Italia.

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Ma come prenotare il proprio turno?

Secondo il Piano Vaccini, spetta alle singole Regioni mettere a disposizione dei cittadini delle piattaforme per gestire le nuove vaccinazioni, le prenotazioni e i richiami.

Sono già stati vaccinati gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e, al momento, si è nella fase in cui soltanto i cittadini over 80 e i destinatari del vaccino AstraZeneca, come insegnanti, personale scolastico e forze dell’ordine, hanno accesso alle prenotazioni.

Il vaccino non è obbligatorio e i cittadini sopra citati possono decidere se effettuarlo o meno.

Se decidono di effettuarlo, devono prenotarlo per manifestarne l’interesse (non è detto infatti che possano scegliere il giorno e l’ora precisi della somministrazione della prima dose).

In molto regioni si può prenotare la propria dose

In molto regioni si può prenotare la propria dose di vaccino mediante l’utilizzo di diverse piattaforme, ad esempio in Lazio sin dall’inizio di febbraio, utilizzando questo sito: https://www.salutelazio.it/campagna-di-vaccinazione-anti-covid-19

Basterà inserire il proprio codice fiscale e indicare una fascia oraria (non si può indicare un orario preciso) e il luogo nel quale si preferisce ricevere la prima dose.

Nel momento in cui si effettua la prenotazione della prima dose del vaccino, inoltre, viene prenotata in automatico anche la somministrazione della seconda dose, da effettuare nella stessa sede in cui è stata somministrata la prima.

Un sms ricorderà le informazioni specifiche della somministrazione (data, ora e luogo) 72 ore prima.

Anche in Lombardia, Abruzzo, Campania, Trentino-Alto Adige, Valle Sicilia, Umbria, Puglia e Friuli Venezia Giulia (che utilizza il Cup per le prenotazioni) e Piemonte è ormai possibile prenotare il proprio turno utilizzando tali piattaforme.

Sicilia, Marche, Campania e Abruzzo, nello specifico, utilizzano una piattaforma sviluppata da Poste Italiane ed Eni.