Perché donare il sangue? Il sangue non si fabbrica! L’unico modo per garantire sangue ed emoderivati a chi ne ha bisogno o è in pericolo di vita è la donazione. Quando parliamo di donazione, di solito pensiamo a cose materiali tipo il denaro, al tempo o alla nostra professionalità messa a disposizione di chi ne ha bisogno. Eppure un grande potenziale è in ognuno di noi, capace di dare, con un semplice gesto, speranza ed aiuto a chi soffre.

In Italia si contano circa due milioni di donatori di sangue

Ricevere una donazione può risultare fondamentale per i pazienti oncologici o nei casi di gravi emorragie derivanti da traumi, operazioni, trapianti. Il “donatore ideale” ha un’ età compresa tra i 18 e 65 anni, peso superiore ai 50kg e le sue condizioni di salute risultano buone, ad una attenta analisi del medico competente.

Il volume del prelievo di sangue intero, stabilito dal D.M. 25/1/01 All. 1, è uguale a 450 millilitri( più o meno il 10%). Ricordiamo che Il numero massimo di donazioni di sangue intero, previsto dal D.M. 25/1/01 All. 1, è di 4 all’anno per l’uomo e di 2 per la donna in età fertile, con intervallo minimo di novanta giorni fra una donazione e l’altra. Il sangue può essere donato presso le strutture ospedaliere o all’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta, per legge, una giornata di risposo retribuita ed i contributi pensionistici. Il Centro Trasfusionale rilascia un certificato giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata alla donazione di sangue.

In basso troverete le varie compatibilità dei gruppi sanguigni. In conclusione la donazione non è l’unico modo di aiutare il prossimo, ce ne sono tanti altri, anche regalare un semplice sorriso a chi soffre. Ma sicuramente si potrebbe dare una possibilità a chi ha bisogno.