Si chiamano corsi di primo soccorso. Semplici gesti che possono cambiare il corso di un’esistenza e salvare una vita. L’associazione Crescere Insieme, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ha riproposto nel fine settimana una serie di lezioni.
“Questa volta – spiega il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini – si è trattato di un vero e proprio corso individuale al termine del quale è stato rilasciato un certificato di partecipazione a firma della Croce Rossa. Abbiamo iniziato questa collaborazione molto tempo fa organizzando delle lezioni dimostrative. Ora abbiamo salito un grandino e realizzato dei corsi. Il prossimo obiettivo? Sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di riaprire la postazione della Cri a Palidoro e a formare personale scolastico.“
“Il corso? Avevamo avuto tante richieste e così abbiamo organizzato una due giorni che ha avuto successo. Ogni settimana – sottolinea Severini – tantissime persone muoiono a causa di mancanza di soccorsi tempestivi. Con questo corso abbiamo voluto dare a chiunque la possibilità di imparare delle semplici tecniche che possono risultare vitali. Si è andato oltre quello che era il protocollo delle manovre di disostruzione, toccando temi importanti come emorragie, ustioni e fenomeni di crisi, da quella legata all’epilessia, fino alle convulsioni in età pediatrica. Abbiamo anche deciso di comune accordo, di organizzare e ripetere dei corsi personali di teoria e pratica sul protocollo di primo soccorso fino all’uso del defibrillatore. La tempestività, ormai è risaputo, è fondamentale e almeno una persona in ogni famiglia deve possedere delle conoscenze di base per poter intervenire subito quando se ne presenta l’occasione. Ringrazio tutti i partecipanti al corso, il Responsabile Stefano Salvinelli e tutti gli operatori della Croce Rossa Italiana per la loro disponibilità. Invito tutti i cittadini del nord del Comune di Fiumicino a partecipare a questi corsi che ripeteremo periodicamente e alle varie donazioni del sangue che organizzeremo. Tutto questo per portare la croce rossa italiana anche al nord del nostro comune, troppo spesso abbandonato.“
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