Il Comitato Acqua Potabile

VISTA

• l’indagine epidemiologica della Regione Lazio e l’inadeguatezza delle risposte delle amministrazioni locali provinciali e regionali, alle nostre pressanti iniziative e richieste di tutela dell’ambiente (laghi, fiumi e acque sotterranee) e della tutela della salute anche attraverso il monitoraggio sulla salute di tutti i cittadini, esposti da anni ad inquinanti quali arsenico, microcistine cancerogene e altri veleni;
• la mancanza di risposte alle richieste di rimborso del 50% del canone acqua perchè distribuita non potabile (in alcuni casi, vedi Comune di Ronciglione, addirittura con la resistenza in giudizio);
• la recente sentenza del Giudice di Pace di Civitacastellana, che fa seguito ad altre sentenze positive, che obbliga l’ente gestore Talete a risarcire il cittadino e dando ragione alle nostre rivendicazioni,

al fine di assicurare il diritto all’acqua potabile nelle abitazioni e la salute dei cittadini, ha promosso in tutta la Provincia, in collaborazione con la UIL provinciale e la Uil Pensionati e lo Studio legale Pistilli, una ulteriore iniziativa rivendicativa.

E’ iniziata la presentazione dei ricorsi, di fronte al Giudice ordinario, per ottenere, in via equitativa, il risarcimento dei danni calcolati in €. 1600, per inadempimenti contrattuali, per violazione della normativa europea e per ottenere dal Giudice ordinario la riduzione del canone del 50% in base alle leggi che lo sanciscono.
E’ altresì iniziata la presentazione dei ricorsi richedenti il rimborso delle spese sostenute dagli esercizi commerciali o privati per l’acquisto e la messa in funzione di filtri o depuratori.
Sono infine in procinto di essere presentate richieste di risarcimento per danni materiali, morali e per danni biologici, derivanti dall’assunzione di veleni senza la dovuta informazione.
Per la partecipazione alle iniziative occorre presentarsi presso la sede del Comitato in Ronciglione, tutti i giorni, o presso la UIL in Viterbo, il mercoledì dalle ore 15,30 alle 18,00.