La ASCOM, Associazione Commercianti di Anguillara Sabazia, intende fornire informativa riguardante l’emergenza in oggetto, illustrando la situazione riguardante, oltre i privati cittadini, soprattutto pasticcerie, panifici, ristoranti, bar,pizzerie, alberghi e campeggi, qualora dette categorie usassero per la preparazione di alimenti o per l’igiene dentale acqua non potabile.
Anguillara è servita da tre acquedotti: il Montano, miscelato alle acque del Peschiera, dalla rotatoria al lago ed oltre, il Biadaro, dalla rotatoria al passaggio a livello ed oltre, Ponton dell’Elce.
Questi ultimi due, con ordinanza del sindaco di fine Dicembre 2012, (a seguito delle indicazioni del tavolo Regionale del 27 Dicembre 2012) sono stati dichiarati fornitori di acqua NON POTABILE, essendo presenti rispettivamente più di venti mcg/litro di arsenico il Biadaro, oltre i 40 Ponton dell’Elce; il Montano presenta valori limite, ma comunque quasi sicuramente riconducibili ad un livello accettabile in pochissimo tempo (ma non si sa mai….).
Altra è la situazione per i quartieri serviti dagli altri due acquedotti: l’Amministrazione Comunale sta indicendo una gara d’appalto per la messa in opera di impianti di dearsenificazione, che, nel giro di circa novanta giorni dovrebbero ricondurre la situazione alla normalità.
Purtroppo, però, la ASL di Bracciano, competente per il territorio, essendo scaduti i termini ultimi per risolvere la situazione il 31 dicembre u.s., dalla prossima settimana comincerà ad effettuare controlli sulle attività sopra descritte, proponendone la chiusura alle autorità competenti, se servite dai due acquedotti incriminati, cosa che si evince semplicemente dai manuali HACCP che ciascun gestore deve tenere aggiornati.
Le soluzioni per evitare la chiusura sono:
Anguillara è servita da tre acquedotti: il Montano, miscelato alle acque del Peschiera, dalla rotatoria al lago ed oltre, il Biadaro, dalla rotatoria al passaggio a livello ed oltre, Ponton dell’Elce.
Questi ultimi due, con ordinanza del sindaco di fine Dicembre 2012, (a seguito delle indicazioni del tavolo Regionale del 27 Dicembre 2012) sono stati dichiarati fornitori di acqua NON POTABILE, essendo presenti rispettivamente più di venti mcg/litro di arsenico il Biadaro, oltre i 40 Ponton dell’Elce; il Montano presenta valori limite, ma comunque quasi sicuramente riconducibili ad un livello accettabile in pochissimo tempo (ma non si sa mai….).
Altra è la situazione per i quartieri serviti dagli altri due acquedotti: l’Amministrazione Comunale sta indicendo una gara d’appalto per la messa in opera di impianti di dearsenificazione, che, nel giro di circa novanta giorni dovrebbero ricondurre la situazione alla normalità.
Purtroppo, però, la ASL di Bracciano, competente per il territorio, essendo scaduti i termini ultimi per risolvere la situazione il 31 dicembre u.s., dalla prossima settimana comincerà ad effettuare controlli sulle attività sopra descritte, proponendone la chiusura alle autorità competenti, se servite dai due acquedotti incriminati, cosa che si evince semplicemente dai manuali HACCP che ciascun gestore deve tenere aggiornati.
Le soluzioni per evitare la chiusura sono:
- Usare bottiglie di acqua minerale la cui tracciabilità sia evidente
- Installare dearsenificatori a norma secondo le direttive CEE
- Usare cisterne adatte all’uso alimentare, rifornite da autobotti certificate con acqua di evidente tracciabilità.
Allo scopo di illustrare compiutamente la situazione e le possibili soluzioni, l’Amministrazione Comunale indice per il prossimo giovedi 24 Gennaio alle ore 15,00 presso la sala Consiliare del Comune, una assemblea degli operatori interessati.
Il presidente ASCOM
(Enrico Catarci) [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7348/” title=”7348″]
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