Abbiamo ricevuto dalla Famiglia Scilipoti una dichiarazione nella quale viene smentito quanto riferito negli articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi, relativamente a presunti comportamenti deprecabili nel Reparto di Medicina Generale dell’Ospedale ‘San Paolo’ di Civitavecchia, che al contrario “ha sempre saputo garantire tutta  l’ assistenza  necessaria”. Nella dichiarazione si evidenzia inoltre che non sono state affatto trovate ‘condizioni terribili’ e che ‘invece tutti, infermieri e medici, si sono adoperati per non far mancare nulla’.
Per quanto attiene, invece, ai momenti medico legali della vicenda, la Struttura Aziendale competente non ha evidenziato,  dalla documentazione agli atti,  alcuna anomalia nella procedura amministrativa.
Appare necessario rammentare che la ricezione delle domande di invalidità e le convocazioni a visita presso le Commissioni accertative ASL dal 1/1/2010 sono passate sotto la competenza dell’INPS.
Per quanto concerne le valutazioni delle eventuali provvidenze, è bene sapere che le stesse vengono effettuate dalle apposite Commissioni ove è garantita anche la presenza di un medico in rappresentanza delle associazioni degli invalidi e le stesse sono integrate da un medico INPS.
Va anche considerato che il giudizio finale non è mai di un singolo medico, ma oggetto di valutazione da parte di tutti i membri della Commissione.
In ogni caso, il giudizio effettuato dalla Commissione di 1° istanza della ASL viene sempre validato dalla Commissione INPS sulla base della documentazione allegata.
Nel caso specifico, le Commissioni ASL ed INPS all’atto delle visite espletate, in data 22 aprile 2010  hanno riconosciuto l’invalidità al 100%, senza tuttavia riconoscere il diritto del soggetto all’indennità di accompagnamento .
Avverso la valutazione della Commissione, è comunque prevista la possibilità di ricorso all’autorità giudiziaria entro 60 giorni dalla notifica.
In data 26/11/2011 veniva avanzata domanda di aggravamento per patologia neoplastica non acclarata, la cui visita, fissata per il 16/12/ 2011, non veniva espletata per l’intervenuto decesso del paziente.
Per quanto riguarda i ‘comportamenti’ attribuiti ad alcuni membri della Commissione, l’Azienda è pronta, in presenza di puntuali e formali segnalazioni di cui ciascuno si assumerà la responsabilità, a promuovere l’eventuale azione disciplinare.
Il tutto nell’interesse dei pazienti, ma anche dei lavoratori della ASL ROMA F  che, a giudizio esplicito di tantissimi utenti,  non sono proprio come vengono nell’articolo descritti.