Grazie al consigliere provinciale Emiliano Minnucci e al Partito democratico di Anguillara Sabazia la popolazione è stata informata dell’apertura dei nuovi locali adibiti a consultorio. Attraverso il comunicato stampa diramato da alcune testate giornalistiche Minnucci annunciava che nella giornata di venerdì 12 febbraio il consultorio veniva trasferito, dopo quasi trent’anni di permanenza nell’antico mattatoio comunale, nell’immobile di via Marco Polo, e che dal lunedì successivo “tutto sarebbe stato funzionante e senza disagi per l’utenza”.

A primo acchito ci si poteva chiedere il motivo per il quale un consigliere provinciale si sostituiva al Sindaco per mettere al corrente la popolazione del trasferimento di un servizio sanitario locale, ma poi grazie al volantino distribuito qualche giorno dopo dagli iscritti al Circolo PD di Anguillara, tutto risultava più chiaro. “La realizzazione di questa opera – si leggeva nell’informativa – insieme all’apertura del nuovo poliambulatorio di via Anguillarese ed alla costruzione della Cittadella del Sociale in via Mazzini, ha costituito uno dei punti dell’accordo raggiunto tra la dirigenza della nostra Asl e la precedente amministrazione comunale di Anguillara di centrosinistra, guidata da Emiliano Minnucci”. Il merito dell’impresa, dunque, andava reso pubblico.

“L’accordo raggiunto non è stato altro che la conseguenza della presa d’atto che il consultorio ubicato nel vecchio mattatoio era inadeguato per accogliere gli utenti e pur avendo speso 60mila euro per ripulirlo – ha spiegato Minnucci – abbiamo sollecitato la Asl Rm F nel reperire dei locali, visto che il Comune non ne aveva a disposizione, per trasferire il servizio in ambienti più idonei. In seguito ad un sopraluogo effettuato dagli incaricati dell’Azienda sanitaria – ha specificato l’ex sindaco – è stata individuata una struttura privata in via Anguillarese che non so di chi sia”. Emiliano Minnucci non sa di chi è la villetta affittata alla Asl con un contratto stipulato nel dicembre del 2008 che prevede un affitto mensile di circa 4.300 euro, ma mezzo paese sì, basta chiedere un po’ giro e saltano fuori due cognomi identici al suo quasi fossero cugini di primo grado.

E se da una parte è vero che i nuovi locali del consultorio sono più ampi e con tutte le carte in regola per erogare svariati servizi, dall’altra possono legittimamente innescarsi degli interrogativi riguardanti sia le procedure adottate per l’individuazione della struttura, sia i motivi per i quali la precedente dirigenza Asl Rm F abbia stipulato un contratto di locazione della durata di nove anni (con rinnovo tacito per altri nove) che prevede un affitto alquanto oneroso, considerato anche il fatto che il valore commerciale di un immobile di 300 mq. ad Anguillara non supera i 3000 euro mensili..

“L’amministrazione comunale fornisce l’indicazione della zona in cui necessita il servizio – ha spiegato l’architetto Costantino, direttore dell’Area tecnica della Asl Rm F – e la direzione sanitaria si adopera nell’individuare l’edificio. Se la zona indicata non è molto ampia si possono adottare le trattative dirette, senza incorrere ad intermediari – ha continuato Costantino – e credo che l’ingegnere allora incaricato sia entrato in contatto con due offerenti, ma non ne sono sicuro”.

Durante la simbolica cerimonia di inaugurazione svoltasi il 26 febbraio, il sindaco Antonio Pizzigallo ha posto in evidenza le caratteristiche positive della nuova struttura, e gli efficienti servizi offerti, ma ha anche sottolineato che i 51.360 euro annuali (più aggiornamento Istat e Iva se dovuta) erogati per l’affitto potevano essere convertiti in acquisizione dei locali attraverso l’accensione di un mutuo da parte dell’Azienda sanitaria distrettuale per ottimizzare la spesa “così come lo stiamo facendo noi a livello di piccole istituzioni – ha suggerito Pizzigallo – sarebbe opportuno che questo avvenisse anche ad altri livelli più ampi”. Il direttore generale della Asl Rm F, Salvatore Squarcione, ha raccolto l’invito del Sindaco e approfittando della presenza dei consiglieri provinciali Lancianese e Minnucci ha auspicato una loro collaborazione per salvaguardare gli interessi dell’area e sostenere la richiesta del rilascio di autorizzazioni per l’accensione di mutui, così da poter “ben volentieri impegnare i soldi per un patrimonio che sia di proprietà dell’Azienda”.

Ad Anguillara c’è anche chi sostiene che siccome i fondi utilizzati per la ristrutturazione della vecchia sede del consultorio erano pubblici, si poteva ritardarne il trasferimento per inserirlo nella Cittadella del Sociale, una volta completati i lavori. Però dei tre lotti previsti solo uno di fatto è ora terminato, dopo le non poche difficoltà incontrate per il completamento dell’iter burocratico intrapreso con la cessione dell’area privata per il piano integrato e dopo i lavori proseguiti per un anno, e verrà destinato al centro semi-residenziale per ragazzi con disagi fisici e sociali che attualmente sono aiutati dalla cooperativa Ceos. Per la realizzazione del primo loto la Regione Lazio e la Provincia di Roma hanno stanziato rispettivamente 400mila e 360mila euro, ma per proseguire i lavori degli altri due mancano ancora i fondi. “Abbiamo inoltrato la richiesta di finanziamento ancora a giugno – ha fatto sapere Domenico Di Donato, responsabile dell’Ufficio tecnico dei Lavori pubblici del Comune – ma dopo nove mesi, sia Regione che Provincia non hanno ancora risposto”.